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Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 01:43:30
da Mark
Perfetto! ;)

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 09:38:30
da Szass Tam
evvai! :D

Non so se mi crederete. Passiamo metà della vita a deridere ciò in cui altri credono, e l'altra metà a credere in ciò che altri deridono
Camminavo una notte in riva al mare di Brigantes, dove le case sembravano navi affondate, immerse nella nebbia e nei vapori marini, e il vento dà ai rami degli oleandri lente movenze di alga.
Non so dire se cercassi qualcosa, o se fossi inseguito: ricordo che erano tempi difficili ma io ero, per qualche strana ragione, felice.


Ci ho pensato stanotte, ma avendo il testo completo a Borgo Revel ho dovuto copiarlo da internet. Avrei voluto copiare qualche riga in più (se non mi ricordo male sono abbastanza pregnanti), vediamo se qualcuno lo individua lo stesso :)

Per la cronaca è un libro che consiglio spassionatamente a tutti: è leggero e profondo allo stesso tempo, ed alterna spunti comici a riflessioni molto grevi sulla società di oggi :)

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 10:43:07
da arad
Stefano Benni - Il Bar sotto il Mare. L'ho riconosciuto dopo le prime quattro parole da tante volte l'ho letto :P

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 10:44:22
da Fallen angel
Eh già. Adesso non riconosco Stefano Benni....ho attraversato un periodo della vita in cui li ho letti tutti a rotazione....
Il Bar sotto il mare
Stefano Benni
(adesso sbaglio il titolo e faccio una figuraccia... )

EDIT: ecchec....e sono due volte che mi rubano la risposta sul tempo....di un minuto

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 10:56:43
da arad
eheheh la tastiera più veloce del west :P
Ne metto uno facile facile che mi stupisce non sia stato ancora messo:

Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo.
A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro–verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione.

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 11:13:34
da Galahad
Guida galattica per autostoppisti?
D.Adams

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 11:19:43
da Galahad
questo è + che altro una gara di velocità

Il famoso curatore del Louvre, Jacques Saunière, raggiunse a fatica l'ingresso della Grande Galleria e corse verso il quadro più vicino a lui, un Caravaggio. Afferrata la cornice dorata, l'uomo di settantasei anni tirò il capolavoro verso di sé fino a staccarlo dalla parete, poi cadde all'indietro sotto il peso del dipinto.
Come da lui previsto, una pesante saracinesca di ferro calò nel punto da cui era passato poco prima, bloccando l'ingresso al corridoio. Il pavimento di parquet tremò. Lontano, un allarme cominciò a suonare.

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 11:44:03
da Darsch
Codice da vinci....

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 11:44:21
da Fallen angel
Il codice da Vinci Dan Brown

EDIT: MA BASTA PORCO %/&%/)(&()!!!!!!

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 11:45:24
da Darsch
Ma povero Fallen :P

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 11:56:22
da Galahad
il prossimo a Darsch... (dura lex sed lex)

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 12:31:20
da Darsch
Tutti gli stati, tutti e' dominii che hanno avuto e hanno imperio sopra gli uomini, sono stati e sono o republiche o principati. E' principati sono, o ereditarii, de' quali el sangue del loro signore ne sia suto lungo tempo principe, o e' sono nuovi. E' nuovi, o sono nuovi tutti, come fu Milano a Francesco Sforza, o sono come membri aggiunti allo stato ereditario del principe che li acquista, come è el regno di Napoli al re di Spagna. Sono questi dominii così acquistati, o consueti a vivere sotto un principe, o usi ad essere liberi; e acquistonsi o con le armi d'altri o con le proprie, o per fortuna o per virtù.

E' facilissimo e adoro questo libro ( sembra assurdo, ma è vero )

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 12:35:53
da Fallen angel
Se qualcuno riconosce questo libro prima di me prometto che gli taglio le mani. Dopotutto il fine giustifica i mezzi
Il Principe
Nicolò Machiavelli

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 13:40:40
da Fallen angel
per la cronaca giocavo in casa stavolta: a parte ricordarmelo era uno degli incipit che avrei voluto mettere, quindi.... :D
Ecco quello nuovo, una cosa facile, facile facile...

"Era una luminosa e fredda giornata d'aprile, e gli orologi battevano tredici colpi. Winston Smith, tentando di evitare le terribili raffiche di vento col mento affondato nel petto, scivolò in fretta dietro le porte di vetro degli Appartamenti Vittoria: non così in fretta tuttavia, da impedire che una folata di polvere sabbiosa entrasse con lui.
L'ingresso emanava un lezzo di cavolo bollito e di vecchi e logori stoini. A una delle estremità era attaccato un manifesto a colori, troppo grande per poter essere messo all'interno. Vi era raffigurato solo un volto enorme, grande più di un metro, il volto di un uomo di circa quarantacinque anni, con folti baffi neri e lineamenti severi ma belli"

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 23:37:41
da Mark
1984 Orwell?

Non ne sono sicurissimo, intanto ne penso un'altro...

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 23:40:13
da Mark
Intanto uno dei libri più belli che abbia mai letto e che mi ha fatto amare il genere:

"Andrew Harlan entrò nel cronoscafo. Era una struttura perfettamente sferica inserita in una gabbia di aste regolarmente distanziate che parevano vibrare come aria sottoposta a evaporazioni di caldo. Harlan manovrò i comandi e mise in posizione la leva di partenza.
Il cronoscafo non si mosse. Harlan, comunque, non si era aspettato che lo facesse. Non s'aspettava movimenti di sorta, né verso l'alto o il basso, né a destra o a sinistra, né in avanti o all'indietro. Tuttavia, gli intervalli fra le aste si erano fusi in un grigiore uniforme, solido al tatto ancorché immateriale. E poi c'era quel senso di leggerissima nausea e quel debole accenno di vertigini (d'origine psicosomatica?) che rivelavano che il cronoscafo, con tutto quel che conteneva, Harlan compreso, stava sfrecciando in avanti, attraverso l'Eternità."

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: martedì 1 febbraio 2011, 01:07:46
da Shardan
Potevi farlo un po' più diffivile togliendo le ultime due frasi... mentre leggevo cercavo di ricordarmi il titolo preciso (ricordandomi autore e trama), ma così era davvero troppo facile :P

I. Asimov, La Fine dell'Eternità. (ma era giusto quello di Fallen?)

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: martedì 1 febbraio 2011, 08:47:48
da Mark
Si era giusto ho controllato sulla mia copia del libro...

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: martedì 1 febbraio 2011, 14:43:52
da Shardan
A me, allora. (Volevo fare anche io un Asimov, ma a questo punto cambio ;) )

"Ora comu ora, i Zosimo se la passavano bona. Ma sidici anni avanti, quanno erano di frisco maritati, Gisuè e Filònia la fame nìvura avevano patito, quella che ti fa agliuttiri macari il fumo di la lampa. Erano figli e niputi di giornatanti e giornatanti essi stessi, braccianti agricoli stascionali che caminavano campagne campagne a la cerca di travaglio a sicondo del tempo dei raccolti e quanno lo trovavano, il travaglio, potevano aviri la fortuna di mangiare per qualiche simanata, pre sempio una scanata di pane con la calatina, il companaticu ca poteva essere un pezzo di cacio, una sarduzza salata, una caponatina di milanciani. La notte, se si era di stati, dormivano a sireno, a celu stiddrato; se si era di 'nvernu, s'arriparavano in quattro o cinco dintra a un pagliaro e si quadiavano a vicenda con il sciato."

L'autore si capisce in un nanosecondo, magari c'è un pelo più da pensare al titolo... ma comunque è abbastanza semplice...

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: martedì 1 febbraio 2011, 16:16:15
da elfoscuro
sicuramente Camilleri, ma ho letto pochissimo di lui...

"gli arancini di montalbano"?

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: martedì 1 febbraio 2011, 16:50:46
da Fallen angel
Da Camilleri in effetti non si scappa, ma vale il discorso che anche io ho letto pochino...e nessuno dei libri che ho letto comincia con quell'incipit...escluderei Montalbano ma tiro a caso anche io:

"La pensione Eva" ?

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: martedì 1 febbraio 2011, 17:20:23
da Shardan
No&No. Ovviamente è Camilleri (di cui ho letto quasi tutto). Fallen ci ha azzeccato escludendo Montalbano... (i Montalbano sono scritti quasi in Italiano). È un romanzo cosidetto "storico"...

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: mercoledì 2 febbraio 2011, 11:14:23
da Fallen angel
Shardan ha scritto:No&No. Ovviamente è Camilleri (di cui ho letto quasi tutto). Fallen ci ha azzeccato escludendo Montalbano... (i Montalbano sono scritti quasi in Italiano). È un romanzo cosidetto "storico"...

Si ringrazia mio zio che legge qualsiasi cosa di Camilleri e che mi suggerisce:

"La presa di Macallè" ?

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: mercoledì 2 febbraio 2011, 20:01:06
da Shardan
Nope. :D

Re: Il gioco degli Incipit

Inviato: mercoledì 2 febbraio 2011, 21:20:32
da Fallen angel
Ok, allora
"Il re di Girgenti" ?